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ARTInRETI – CITTADELLARTE-FONDAZIONE PISTOLETTO – BIELLA

5 October, 5 – December 30, 2012
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto
via Serralunga 27, 13900 Biella (Italy)

ARTInRETI
Artistic practices and urban transformation in Piedmont
Research curated by Cecilia Guida
Coordination and concept by Juan Esteban Sandoval and Paolo Naldini

ARTInRETI is dedicated to the topic of art in the social context with the aim to stimulate a deep insights into the concept of transformation, a term so abused to have become vague and confused. What does transformation mean? Who are the actors that carry out the transformation? What is the role of art? Can art interact with other forms of knowledge? How can artists activate transformation processes? The projects, the actions and the researches shown in the exhibition suggest answers to these questions, critically and problematically investigating the sense of responsibility of the artist that decides to work with the public space, the instruments he has to tune in with the needs and the habits of a community, the experimentation of participative methods, the chances of impacting the territory the intervention has.

ARTInRETI refers to both the establishing of a network of institutions and independent associations – some historical, other younger – which have been operating in Piedmont with particularly significant past or current projects, and the networking activities with different subjects, situations and realities required or determined by the development of the projects themselves. Networks born from dynamics of horizontally expanding relationships, visualized on a wall of the exhibition space in the form of a constellation.

ARTInRETI comes from an idea and an action of establishing a connection among artistic practices whose activators – artists, curators, cultural actors – share the same vision and the same questions about the sense of art and its social function today. In spite of their variety and their differences, the projects in the exhibition remind one of the other in their modalities and their objectives in a continuous interconnection which creates a common communicative “environment”. A network that, in respect of the uniqueness of its participants, presents itself as a “critical mass” present and active in the territory, able to have a dialogue with the public administrations for the proposition and the discussion of valuable cultural politics.

As the subtitle says, the exhibition focuses on artistic experiences from Piedmont, because this region, first among all and for several years, has promoted theoretical thinking and innovative planning on the relationship between art and public context. However, it is the first step of a bigger cultural project, whose content is still in fieri, aiming at going beyond the regional dimension and, moving centrifugally from Piedmont, becoming a permanent observatory on the relationship between artistic practices and the urban transformation in act in our country.

Participants of ARTInRETI are 6secondsTO (Turin), a.titolo (Turin), Acting Out ( Turin), Asilo Bianco (Ameno), Banca della Memoria Onlus (Chieri), Eco e Narciso ( Turin), Kaninchenhaus (Turin), Par coii bsgna semnà/Chi semina raccoglie (He who sows will reap – Frassineto Po), PAV-Parco Arte Vivente (Turin), Progetto Diogene (Turin), URBE-Rigenerazione Urbana (Turin).

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5 Ottobre – 30 Dicember, 2012
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto
via Serralunga 27, 13900 Biella
Inaugurazione 5 ottobre 2012, incontri a partire dalle ore 14:00, inaugurazione mostre ore 18:00

ARTInRETI
Pratiche artistiche e trasformazione urbana in Piemonte
Ricerca a cura di Cecilia Guida
Coordinamento e concept di Juan Esteban Sandoval e Paolo Naldini
Programma: http://www.cittadellarte.it/attivita.php?att=68#sub

ARTInRETI è dedicata al tema dell’arte nel contesto sociale con l’intento di stimolare una profonda riflessione sul concetto di trasformazione, termine tanto usato da essere diventato vago e confuso. Che cosa significa trasformazione? Quali sono gli agenti che operano la trasformazione? Qual è il ruolo dell’arte? Può l’arte interagire con le altre forme di conoscenza? Come gli artisti possono attivare processi trasformativi? I progetti, le azioni e le ricerche presenti in mostra propongono delle risposte a questi interrogativi, indagando in maniera critica e problematica sul senso di responsabilità dell’artista che decide di lavorare nello spazio pubblico, sugli strumenti di cui egli dispone per sintonizzarsi con i bisogni e le abitudini di una comunità, sulla sperimentazione di modi partecipativi, sulla possibilità dell’intervento di avere un impatto sul territorio.

ARTInRETI fa riferimento sia alla costituzione di un network di istituzioni e associazioni indipendenti – alcune storiche, altre più giovani – operanti nel Piemonte con progetti conclusi o in corso particolarmente significativi sul tema, sia all’attività di networking con soggetti, situazioni e realtà diverse che lo sviluppo degli stessi progetti richiede o determina. Reti nate da dinamiche di relazioni che si espandono in maniera orizzontale, e che sono visualizzate su una parete dello spazio espositivo nella forma di una vera e propria costellazione.

ARTInRETI proviene da un’idea e da un’azione di messa-in-relazione di pratiche artistiche i cui attivatori – artisti, curatori, operatori culturali – condividono una stessa visione e i medesimi quesiti sul senso dell’arte e della sua funzione sociale oggi. Pur nella loro eterogeneità e nelle loro differenze, i progetti in mostra si richiamano l’un l’altro nelle modalità e negli obiettivi in una continua interconnessione che crea un “ambiente” comunicativo comune. Rete che, nel rispetto delle singolarità dei suoi partecipanti, si propone come una “massa critica” presente e attiva nel territorio, in grado di dialogare con le amministrazioni pubbliche per la proposizione e la discussione di politiche culturali di valore.

Come dice il sottotitolo, la mostra focalizza le esperienze artistiche del Piemonte, perché questa regione, prima fra tutte e da numerosi anni, ha promosso riflessioni teoriche e progettualità innovative sulla relazione tra arte e contesto pubblico. Tuttavia, si tratta del primo passo di un progetto culturale più grande e dal contenuto in fieri, che mira a superare la dimensione regionale e, secondo un movimento centrifugo che va dal Piemonte verso l’esterno, diventare un osservatorio permanente sul rapporto tra le pratiche artistiche e la trasformazione urbana operanti nel nostro Paese.

Partecipano ad ARTInRETI 6secondsTO (Torino), a.titolo (Torino), Acting Out (Torino), Asilo Bianco (Ameno), Banca della Memoria (Chieri), Eco e Narciso (Torino), Kaninchenhaus (Torino), Par coii bsgna semnà/Chi semina raccoglie (Frassineto Po), PAV-Parco Arte Vivente (Torino), Progetto Diogene (Torino), URBE-Rigenerazione Urbana (Torino).

5 ottobre 2012 – 30 Dicembre 2012
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto
via Serralunga 27, 13900 Biella
ArtealCentro
di una trasformazione sociale responsabile 2012
INAUGURAZIONE 5 ottobre 2012, incontri a partire dalle ore 14:00, inaugurazione mostre ore 18:00

A Biella e a Graz, Cittadellarte presenta modi e metodi della trasformazione sociale responsabile a cui dal 1998 dedica la sua principale attività espositiva.

Un artista crea un’impresa immobiliare che costruisce e vende case a prezzi accessibili favorendo l’integrazione di famiglie provenienti da slums in aree abitative per comunità creative (Row Houses Community Development Corporation, Houston, USA).
Un gruppo di artisti, scrittori, fotografi, registi, accompagna per 9 anni un villaggio di pescatori in un percorso di cittadinanza attiva che li attiva nel difendere la propria sopravvivenza e dignità (Gudran El-Max, Alexandria, Egypt).
Un collettivo di writers, architetti, fotografi, comunicatori, prende possesso di alcuni edifici abbandonati nel cuore di un’area urbana di 1 milione di metri quadrati su cui è prevista un’operazione immobiliare che cambierà una parte importante della città e attiva un processo di attenzione e discussione urbanistica dal basso (Urbe-Rigenerazione Urbana, Torino).

Sono solo tre esempi dei molti progetti riuniti dalla XV edizione di Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile che inaugura contemporaneamente a Biella e a Graz (Austria) presso l’iconico edificio della Kunsthaus. (http://www.museumjoanneum. at/en/kunsthaus/exhibitions/cittadellarte).

Cittadellarte è sempre più un organismo ramificato le cui collaborazioni si articolano in modo sempre più strutturato, dalla Colombia al sud del Mediterraneo, dall’Europa agli Stati Uniti, dando forma e continuità nel mondo a quei cantieri di ri-evoluzione urbana che da sempre realizza e che sono sfociati esplicitamente nell’opera collettiva realizzata alla II Biennale di Arte Urbana di Bordeaux nel 2011.

Inaugurano il 5 ottobre anche una serie di progetti realizzati dagli artisti del programma UNIDEE (perfomance ed eventi di calcio che coinvolgono varie associazioni del tessuto civile, laboratori nelle panetterie, video, interviste, racconti, opere sonore, azioni meditativo-esplorative e molte altre forme che l’arte assume manifestandosi nelle comunità etniche, nella natura, nelle associazioni e nelle istituzioni), l’attivazione della collezione del FRAC (primo Fondo regionale per l’arte contemporanea italiano, istituito dalla Regione Piemonte nel 2007 e gestito dal 2011 da Cittadellarte) in laboratori artistici e didattici a Biella e in altre sedi, una mostra, ArtinReti, che diventa tavolo di incontro e lavoro permanente per diverse realtà piemontesi attive nella trasformazione delle città (e dei territori in genere) attraverso l’arte.

Per la XV edizione di Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile, che intende quest’anno approfondire la ricerca intrapresa sul rapporto tra arte e trasformazione urbana, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto inaugura nei propri spazi espositivi:

Museo del Presente
A Life in Common
art&culture changing key aspects of urban life

Mostra a cura di Ana Džokić and Marc Neelen (STEALTH.unlimited) and Juan Esteban Sandoval (Cittadellarte)

dal 5 ottobre 2012 al 30 Dicembre 2012

E’ stato predetto che la città sarà il terreno su cui i nuovi conflitti sociali diventeranno visibili e, alla fine, verranno appianati. La brusca esplosione della bolla economica, avvenuta nel 2008, nata come crisi relativa alla proprietà di abitazioni, e, ad oggi, manifestatasi come crisi economica prolungata, ha portato in primo piano le difficoltà con cui i punti chiave della nostra società – città, si confrontano. Allo stesso tempo, nella grande risonanza raggiunta da tali rotture e fratture, possiamo trovare lo sviluppo di nuovi tentativi, nuove iniziative, nuove proposte – alcuni portati avanti in seno a organizzazioni, gruppi e soggetti provenienti dal mondo dell’arte e della cultura, che definiscono il proprio agire nella scoperta e nella provocazione di un necessario cambio all’interno della società.

La mostra A Life in Common guarda a sette aspetti della vita in città, ed esamina alcune delle vie in cui l’arte e la cultura possono ridefinire le nostre città, in termini, tra gli altri, di come viviamo (abitazioni), di come produciamo (economia), delle risorse che abbiamo a disposizione (cibo, energia, acqua…), di nuova “civitas” (cittadinanza, migrazioni), e della politica della città (presa di decisioni collettive).

Partecipanti: Van Abbemuseum (Eindhoven), Pravo na Grad and mi2 (Zagreb), Stroom Den Haag (The Hague), Macao (Milan), Row Houses Community Development Corporation (Houston), Atelier d’Architecture Autogérée (Paris), Smári McCarthy and Citizens Foundation (Reykjavik)

Galleria – Museo del Presente
Collezione FRAC Piemonte – Fondo regionale Arte Contemporanea
Memory and place disclosed

Mostra a cura di Lucrezia Cippitelli
dal 5 ottobre 2012 al 30 Dicembre 2012

L’esplorazione della collezione del FRAC Piemonte e’ il passo di avvio di un processo di ermeneutica dell’arte e delle sue possibilita’ di comunicare. Gli artisti residenti di UNIDEE hanno partecipato attivamente a questo processo, attraverso una serie di incontri e tavole rotonde.
Decostruendo il consueto approccio curatoriale, nel quale generalmente le opere diventano l’illustrazione di un argomento scelto dal curatore – un atto di induzione, la mostra del FRAC e’ stata costruita come conseguenza di questo esercizio collettivo di discussione ed interpretazione. Il risultato e’ una strategia curatoriale sviluppata come deduzione: dopo lunga analisi, il colletivo ha selezionato alcune opere, usando come chiave di lettura il proprio esercizio creativo e la ricerca di un’apertura verso il contesto sociale. I lavori selezionati possono essere connessi dal tema “Memory and place disclosed”, dove le memorie e gli spazi sono frammenti di storie e di Storia.

Artisti: Lara Amarcegui, Tobias Buche, Duncan Campbell, Sam Durant, Jimmie Durham, Robert Kusmirowski, Lisa Oppenheim, Reena Spauling (FRAC).

Ayman Alazraq, Lindsay Benedict, Angela Henderson, Dina Karaman, Karl Logge and Marta Romani, Alecia Neo, Meghna Singh (UNIDEE).

frac-lab: Ayman Alazraq, Lindsay Benedict, Angela Henderson, Dina Karaman, Karl Logge, Hektor Mamet, Alecia Neo, Marta Romani, Zaman Shah, Meghna Singh.

Museo del Presente
ARTInRETI
Pratiche artistiche e trasformazione urbana in Piemonte

Ricerca a cura di Cecilia Guida, coordinamento e concept di Juan Esteban Sandoval e Paolo Naldini
(dal 5 ottobre 2012 al 30 Dicembre 2012)

L’intento della mostra è di presentare una rete di pratiche, azioni e ricerche artistiche sviluppate da realtà istituzionali e indipendenti operanti nel Piemonte, regione che da vari anni è particolarmente interessata al tema dell’arte nel contesto sociale. Nella loro eterogeneità, i progetti in mostra indicano sia l’interdisciplinarietà del fare artistico nella città sia il richiamo a strumenti, metodi e obiettivi condivisi, ponendo, di conseguenza, una serie di quesiti fondamentali che riguardano il senso stesso dell’arte e la sua funzione sociale oggi. Come, ad esempio, quello della responsabilità dell’artista spinto dalla propria ricerca o invitato a lavorare negli spazi pubblici della città; quello dei modi per sintonizzarsi con i bisogni e le abitudini di una comunità affinché questa possa partecipare all’intervento artistico; quello della relazione dialettica o polemica con le amministrazioni pubbliche; quello del ruolo dell’arte nell’attuale crisi della gestione della cosa pubblica.

Partecipanti: 6secondsTO (Torino), a.titolo (Torino), Acting Out (Torino), Asilo Bianco (Ameno), Banca della Memoria (Chieri), Eco e Narciso (Torino), Kaninchen-Haus (Torino), Par coii bsgna semnà/Chi semina raccoglie (Frassineto Po), PAV-Parco Arte Vivente (Torino), Progetto Diogene (Torino), Urbe-Rigenerazione Urbana (Torino)

Spazio Unidee – Sale Auliche – Sala Performance
UNIDEE in progress | open studio

open studio a cura di UNIDEE _Università delle Idee
(dal 5 ottobre 2012 al 30 Dicembre 2012)

Dal 1998, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto organizza UNIDEE in Residence International
Programme. UNIDEE è un programma interdisciplinare, aperto a tutti i creativi, dagli artisti visivi agli operatori culturali, dai designer ai ricercatori, a chiunque lavori inmodo creativo sul tema della responsabilità sociale.
UNIDEE cerca di esplorare il rapporto fra l’Arte e la Società e di incoraggiare artisti e creativi a diventare attivatori per un cambiamento responsabile.
La residenza culmina nell’Open Studio UNIDEE in Progress, in cui i partecipanti mostrano il loro “work in progress” sviluppato durante il soggiorno di quattro mesi. UNIDEE in Progress si concentra sul processo di feedback, e promuove l’interazione e il dialogo fra partecipanti e visitatori.

Artisti in residenza a Cittadellarte UNIDEE 2012:
Ayman Alazraq (Palestina) | Lindsay Benedict (USA) | Angela Henderson (Canada) | Dina Karaman (Russia) | Karl Logge (Australia) | Hektor Mamet (Svizzera / Polonia) | Alecia Neo (Singapore) | Marta Romani (Italia) | Zaman Shah (Pakistan) | Meghna Singh (India)

Ri-partire dalla paglia

Laboratorio di costruzione di un edificio in paglia di riso, convegno internazionale e mostra Bioarchitettura

Progetto a cura di n.o.v.a. civitas, Cittadellarte, Politecnico di Torino, Architettura senza frontiere Piemonte
(dal 5 ottobre 2012)

L’obiettivo del progetto è quello di approfondire e sperimentare la tecnologia costruttiva della paglia da riso attraverso la realizzazione di un padiglione costruito con balle di paglia.
Questo intervento ricade nell’ambito dello sviluppo di nuove tecnologie per l’architettura, con particolare attenzione alla sostenibilità sociale economica e ambientale.
Il progetto promuove in questo modo un ritorno alla coltivazione del riso e all’utilizzo della paglia come materiale da costruzione, attivando un processo virtuoso dal punto di vista sociale, economico, ambientale, agricolo e architettonico.
Il progetto prevede la realizzazione di un prototipo architettonico di un padiglione accessorio agli stabili della della Fondazione Pistoletto.

INAUGURAZIONE
5 ottobre 2012
ore 14.00 – 17.30 | ingresso libero
“a life in common” – simposio
Saluti e introduzione di Paolo Naldini, Direttore di Cittadellarte
moderatore: Ana Dzokic and Marc Neelen (STEALTH.unlimited)
partecipanti:
Francien van Westrenen (curatore, Stroom Den Haag, The Hague)
Rick Lowe (artista, fondatore della Row House Community Development Corporation, Houston)
Gertrude Flentge (manager international culture program, DOEN Foundation, funder of sustainable, cultural and social pioneers, Amsterdam)
Luca Zevi (architect, curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia) TBC Jeanne Van Heeswijk (artist, Rotterdam)

partecipanti invitati tra il pubblico:
Francesca Gambetta (Compagnia San Paolo)
Matteo Pessione (Fondazione CRT)
Andrea Quaregna (Fondazione Cassa di Risparmio di Biella)
Anna Prat (Torino Internazionale) TBC
Ilda Curti (Turin Municipality) TBC
6secondsTO (Torino), a.titolo (Torino), Acting Out (Torino), Asilo Bianco (Ameno),
Banca della Memoria ONLUS (Chieri), Eco e Narciso (Torino), Kaninchen-Haus (Torino),
Par coii bsgna semnà/Chi semina raccoglie (Frassineto Po), PAV-Parco Arte Vivente (Torino),
Progetto Diogene (Torino), Urbe-Rigenerazione Urbana (Torino)

ore 15.30 – 17.30 | ingresso libero
“Ri-partire dalla paglia” – tavola rotonda
moderatore: Cristina Gabetti
Michelangelo Pistoletto | artista, Biella
Lucien Kroll | architetto, Bruxelles
Gianni Cagnazzo | architetto, Torino TBC
Mauro Bonaiuti | economista, Reggio Emilia
Marco Romani | agronomo, centro ricerche dell’ente nazionale risi
Fabiano Franco | medico, La Spezia
Luigi Pellizzoni | sociologo, Trieste
Yosuke Taki | artista, Roma

Ore 18.00 |
opening mostre
consegna Miminum Prize
ufficio stampa:
Margherita Cugini | t. +39 0150991454 m. +39 349 6031888 | m.cugini@cittadellarte.it | skype: margherita.cugini

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