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EINLADUNG/RAUMINSTALLATION VON SARA UND RIVKA SPIZZICHINO – MÜNCHEN

Rauminstallation von Sara und Rivka Spizzichino, Rom

Eröffnung/Opening: 6. Oktober 2012 um 19 Uhr
Dauer/Duration: 7. – 12. Oktober 2012, 16 – 20Uhr
Ort/ Art space: La SchiLLerstrasse, Schillerstrasse 51, 80336 München
Info: laschillerstrasse@chrismaria.net

K o n z e p t

„Verba volant, scripta manent“ (Gaius Titus)
(„Worte verfliegen, Geschriebenes bleibt.“)

Der Ausstellung Scripta Volant liegt die Idee zugrunde, dass menschliche Beziehungen von Maschinen gelenkt und geleitet werden. Dieser Ausgangspunkt ist nicht als Kritik im Sinne einer Mechanisierung von Beziehungen zu verstehen, sondern als ein soziales Phänomen an sich.

Die Rauminstallation hat flexible Ausmaße und präsentiert vergriffene Faxrollen, auf denen der Nachrichtenaustausch zwischen den Adressaten so eingedruckt ist, als handle es sich bei dem Kopierpapier um Papyrus- oder Pergamentrollen. Die Faxrollen werden ergänzt von kleinen Frottagen, die den Eingravuren auf dem Marmor des Trevibrunnen in Rom entnommen sind.

Beide, Faxrollen wie Frottagen halten den Austausch von Informationen und Nachrichten unabhängig von räumlicher Entfernung und zeitlicher Datierung fest: Wer die eigenen Worte zum Austausch einer Maschine anvertraut, prägt Ideen, Gedanken und Erklärungen nicht nur auf Kopierpapier, sondern sich auch ins Gedächtnis ein.

Jede der präsentierten Frottagen stellt ein kleines Souvenir aus Rom dar, bei dem die Erinnerung das eigentliche Schlüsselwort ist: Normalerweise wirft man eine Münze in den Trevibrunnen mit dem Wunsch auf Rückkehr, dabei entgeht dem Blick, dass viele Menschen zuvor ein anderes Zeichen ihrer Anwesenheit zurückgelassen haben. Mit seinen Gravuren von 1895 oder den Initialen von 1980 steht der Trevibrunnen wie kein anderer Ort Roms für das ewige Vorbeiziehen von Menschen.

Wenn die Faxrolle einen ans Papyrus erinnert, legt der eingeritzte Marmor einem die Assoziation zum Graffiti nahe; der Mensch hat sich über die Zeit offenbar nicht allzu sehr gewandelt.

Hinter Verba Manent stehen Sara und Rivka Spizzichino, bildende Künstlerin und Fotografin aus Italien. Sie nehmen mit ihrem Pseudonym bezug auf den Ausstellungstitel und widersprechen dem berühmten lateinischen Sprichwort von Gaius Titus: „Verba volant, scripta manent“. In der Installation ist nämlich das Geschriebene flüchtig, so wie das geschrieben Wort zwischen Absender und Adressat hin- und herfliegt oder wie es im Lauf der Zeit verfliegt. Was hier aber bleibt, ist das Wort.

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P r o g e t t o

“Le parole volano, gli scritti rimangono.” [C. Tito]

Scripta Volant nasce dall’idea che i rapporti umani siano regolati e vincolati dalle macchine. Non è da intendersi come critica alla meccanizzazione dei rapporti, ma come fenomeno in espansione nell’era del social. Nell’installazione, di dimensioni variabili, vengono presentati dei film fax esauriti, dove lo scambio di messaggi tra gli interlocutori è rimasto inciso su una carta copiativa che ricorda il papiro, o la pergamena.

Il film fax, così come l’incisione sui marmi di Fontana di Trevi a Roma, evidenziata nei piccoli frottage, regolano lo scambio di informazioni e di messaggi, nonostante la distanza degli interlocutori – non solo nello spazio, ma anche in una dimensione temporale totalmente relativa: affidare a una macchina i propri scambi verbali permette di incidere non solo nella carta copiativa, ma nella memoria le idee, le conversazioni, lo scambio di documenti.

Ciascuno dei frottage presentati è un piccolo Souvenir de Rome, dove la parola chiave è il ricordo: in quella fontana si tira una moneta sperando di tornare, ma ciò che sfugge agli occhi, è che le persone che erano lì, prima di noi, hanno lasciato segni del loro esserci attraversando il tempo. In un certo senso, tornando sempre: messaggi graffiati nel 1895, iniziali scolpite nel 1980, nel posto che più di ogni altro, a Roma, segna il passaggio delle persone.

Se il fax ci porta al papiro, il marmo scalfito non può che ricondurci al graffito, ed è interessante notare come l’essere umano non sia cambiato, poi tanto.

Verba Manent sono Sara e Rivka Spizzichino, rispettivamente artista e fotografa italiane, che utilizzano il loro alias in relazione al titolo del progetto, come smentita alla celebre locuzione latina di Caio Tito “Verba volant, scripta manent”, poiché nell’installazione è lo scritto a volare – come pure vola tra la partenza e l’arrivo, nel rapporto mittente/destinatario, o come vola attraverso le diverse dimensioni del tempo – e la parola, rimane.

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