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WHITE & WHITE – DIALOGUE BETWEEN KOREA / ITALY – MUSEO CARLO BILOTTI – ROME

English

Press release

National Museum of Contemporary Art, Korea

and Vittoria Biasi

present

White & White Dialogue between Korea / Italy

ROMA, Museo Carlo Bilotti – Orangery Villa Borghese
Viale Fiorello La Guardia – 00197 Roma – Tel. 060608 – Email: info@museocarlobilotti.ithttp://en.museocarlobilotti.it/White&White nel dialogo tra Corea e Italia / Mostre – Museo Carlo Bilotti

Press conference: Thursday 28 March 2013, 11:00
Opening Reception
: 28 March 2013, 6 p.m.
29 March – 2 June 2013

From March 29 to June 2, 2013, the Carlo Bilotti Museum – Orangery Villa Borghese Park host the exhibition White & White: Dialogue between Korea and Italy, organized by the National Museum of Contemporary Art, Korea (NMCA), curated by Vittoria Biasi and the NMCA, and promoted by Department of Cultural Affairs and Historical Center – Superintendent Capitolina. The selection of works is the result of a collaborative effort between Hyung-­Min Chung, director of the National Museum of Contemporary Art, Korea, and Vittoria Biasi. Biasi’s research as an art historian and critic focuses on the monochrome white of the twentieth century.

The exhibition White & White: Dialogue between Korea and Italy presents a convergence of two cultures on the color of white and its creative examination of it. As in the late 50’s, the works from the exhibition traces an imaginary, monochromatic line that connects the West and the East. White & White also offers a space for delving into the two cultures that are on the threshold of remarkable social changes.

The exposition began as a reflection on the different artistic and historical value of western avant-garde in relation to figuration and to the concept of void in Korean traditions. Aside from the traditional Korean aesthetics on white, the Korean scholars of art recognize the artistic movements of the West and Japan from the early 1950s and 1960s as an important influence on the Korean monochromatic tendencies of the 1970s, in which the Korean artists have found a way to incorporate the elements from the West and their local roots. White & White retraces this history and examines the connection among Italy’s Arte Povera, America’s Minimalism, and Japan’s Monoha.

The search for the hidden soul as well as the arrangement of objects in a fetishistic manner of a cult join the poetics of Bohnchang Koo, Cristiana Palandri, and Man-Lin Choi, and create a dialogue with Franco Ionda’s world of beheaded stars that speaks of the real, pierced aspects of the human condition. The sacredness of the matter of Ionda is close to the sacredness of the space of Insu Choi. The sculpture of In-Kyum Kim surpasses the dichotomy between a flat surface vs. three-dimensionality, light vs. dark, and subject vs. space. Kwang-Ho Jeong silently and slowly entering the materiality of the soul is linked to the relationship with creativity, or with the being or acting in space expressed by the works of Insu Choi, or by the optical fibre thread of Carlo Bernardini, which underlines a chance to find space or to draw in emptiness. Paolo Di Capua carves signs in the matter, revealing deep plots, which he wants to dialogue with white, the seal of rituality and lifestyle. The writings of Oan Kyu cross the page like minimum stories in continuous succession. The concept of poetically extended time joins the works of Oan Kyu, San-Keum Koh and Stato di Famiglia, including in the work the concept of common time segment to transcribe the score of John Cage. Licia Galizia/Michelangelo Lupone, Dae-Hun Kwon, Fabrizio Corneli, and Min- Ha Yang let the border of avant-garde disappear into science. Fabrizio Corneli and Dae-Hun Kwon link the shadow with planning, and with the scientific laws of light. The works by Min-Ha Yang and Licia Galizia/Michelangelo Lupone are connected with the environment, its presence and vibrations; they become movement and chiaroscuro calligraphy for the Korean artist, and music return for the Italian artists. The search for the unattainable joins the poetics of San-Keum Koh and Paolo Radi: the artists face the shining and deep, unfathomable bottom, where the light is, and from which dreams, contents of lives are born.

Seo-Bo Park, Dong-Youb Lee and Chang-Sup Chung are representative figures in Korean monocromatic painting whose practice focused on the artist’s action of painting itself which culminates with the marks left on canvas that accentuate the remaining void as a receptive space similar to the way in which Emanuela Fiorelli creates shape with the veil of tartan. The figure to whom the Exhibition entrusts the task of joining worlds, times and languages is Nam June Paik. His white Zen line evokes the cuts of Lucio Fontana and also the latest artistic experiments presented by the recent generation of artists in this Exhibition.


Italiano

Comunicato stampa

National Museum of Contemporary Art, Korea

 e Vittoria Biasi

presentano

White & White nel dialogo tra Corea e Italia

ROMA, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese
Viale Fiorello La Guardia – 00197 Roma – Tel. 060608 – Email: info@museocarlobilotti.it http://www.museocarlobilotti.it/White&White nel dialogo tra Corea e Italia / Mostre – Museo Carlo Bilotti

Conferenza stampa: giovedì 28 marzo, ore 11
Inaugurazione
: 28 marzo, ore 18
29 Marzo – 2 Giugno 2013

Download: Flyer con testi di Vittoria Biasi in italiano/inglese

Dal 29 marzo al 2 giugno 2013 il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese ospiterà la mostra White & White nel dialogo tra Corea e Italia, organizzata dal National Museum of Contemporary Art, Korea, curata da Vittoria Biasi e Haeng-Ji Kim, e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza Capitolina.

La selezione è frutto della collaborazione tra Hyung-Min Chung, direttrice del National Museum of Contemporary Art, Korea, e Vittoria Biasi. Quest’ultima da anni rivolge da sua ricerca di storica dell’arte verso la monocromia bianca del Novecento.

La mostra propone una riflessione su due distanti culture che s’incontrano sul pensiero e sui linguaggi del bianco. Come le molte mostre sulla monocromia bianca, verso la fine degli anni ’50, hanno quasi tracciato uno spartiacque nel panorama dell’arte, così la mostra White & White nel dialogo tra Corea e Italia segna uno spazio di ricognizione per due culture alle soglie di profondi cambiamenti sociali. L’esposizione binazionale permette una riflessione sul differente valore storico-artistico di avanguardia occidentale e consente di accostarsi alla cultura coreana e ai principi orientali verso cui è rivolta l’attenzione del pensiero contemporaneo. In mostra sono presenti opere della creatività emergente italiana attorno al concetto del monocromo bianco, frutto delle trasformazione dei linguaggi artistici del Novecento, accanto ad opere coreane provenienti dalle maggiori collezioni museali.

La ricognizione bianca dei linguaggi italiani oscilla tra il desiderio di contatto con la realtà e l’intuizione o la percezione della stessa. La ricerca dell’anima celata nell’opera di Dongwan Kook, la collocazione di oggetti, come feticci di un culto, sono vicini alla poetica di Bohnchang Ko, di Cristiana Palandri, di Man-Lin Choi e si pongono in dialogo con il mondo delle stelle decapitate, con l’aspetto reale, trafitto, della condizione umana, come nell’opera di Franco Ionda. La sacralità della materia di Ionda è vicina alla sacralità dello spazio di Insu Choi. La scultura di In-Kyum Kim, con la rappresentazione lunare delle forme possibili dello spazio, l’ingresso silenzioso nella materialità dell’anima, come nelle sculture di Kwang-Ho Jeong, declinano il rapporto con l’esserci  e con l’agire nello spazio espresso dalle opere di Insu Choi o dal filo di fibra ottica di Carlo Bernardini che traccia una possibilità d’individuazione dello spazio o di disegno nel vuoto. Paolo Di Capua incide segni nella materia, rivelazioni di trame profonde che pone in dialogo con il bianco, suggello di una ritualità, di un modello di vita. Le scritture di Oan Kyu attraversano la pagina come racconti minimi in successione continua. Il concetto di tempo, poeticamente esteso, riunisce le opere di Oan Kyu, di San-Keum Koh e del duo Stato di Famiglia che include nell’opera il concetto di segmento temporale comune per trascrivere lo spartito di John Cage. Le opere in mostra di Licia Galizia/Michelangelo Lupone, Dae-Hun Kwon, Fabrizio Corneli, Min-Ha Yang fanno smarrire il confine dell’avanguardia nella scienza. Fabrizio Corneli, Dae-Hun Kwon declinano l’ombra tra la progettualità e le leggi scientifiche della luce. Le opere di Min-Ha Yang e, ancora, di Licia Galizia/Michelangelo Lupone si relazionano con l’ambiente, con le sue presenze, vibrazioni che divengono movimento, calligrafia chiaroscurale per l’artista coreano e ritorno musicale per gli artisti italiani. La ricerca dell’irraggiungibile accomuna le poetiche di San-Keum Koh, Shin Il Kim e Paolo Radi: gli artisti si confrontano con la profondità che brilla sul fondo insondabile, dove risiede la luce, da cui nascono i sogni, contenuti di vite.

Seo-Bo Park, Dong-Youb Lee e Chang-Sup Chung sono figure rappresentative della pittura coreana monocroma la cui pratica è incentrata sui segni lasciati dall’artista sulla tela, i quali accentuano il vuoto rimasto come se fosse uno spazio ricettivo e che nell’opera di Emanuela Fiorelli prende forma dal velo di tarlatana.

La figura a cui la mostra affida il compito di congiunzioni di mondi, tempi e lingue è Nam June Paik, il pioniere della video arte internazionale, scomparso nel 2006. La sua linea bianca zen, è vicina al taglio di Lucio Fontana e alle ultime ricerche artistiche presenti in mostra.

 

Scheda tecnica

Mostra: White & White nel dialogo tra Corea e Italia
Sede: Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Viale Fiorello La Guardia 6 – 00197 Roma
Apertura al pubblico: 29 Marzo – 2 Giugno 2013
Catalogo: National Museum of Contemporary Art Korea, editor
Testi critici: Vittoria Biasi, Haeng Ji Kim

Orari: da martedì a venerdì ore 10.00/16.00 sabato e domenica ore 10.00/19.00 – lunedì chiuso
Biglietti: intero euro 8.00 ridotto euro 7.00 – Info: 060608 – info@museocarlobilotti.itwww.museocarlobilotti.it
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura: Patrizia Morici – tel  +39 06/82077371 cell 348/5486548 – p.morici@zetema.it

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Visite didattiche – Museo Carlo Bilotti

Visite guidate alla mostra White & White nel dialogo tra Corea e Italia, che  mette a confronto due gruppi di artisti contemporanei, appartenenti a riferimenti culturali e geografici lontanissimi tra di loro – Corea e Italia – sul tema della monocromia del bianco.

  • Domenica 7 Aprile 2013 ore 11.00
  • Sabato 20 Aprile 2013 ore 17.30
  • Domenica 28 Aprile 2013 ore 17.30
  • Sabato 4 Maggio 2013 ore 17,30
  • Domenica 26 Maggio 2013 ore 17.30

Organizzazione
ArcheArte 339 2745206 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00) o con e-mail: romantours@gmail.com
prenotazione obbligatoria – Massimo partecipanti: 20
Biglietto iniziativa: Visita € 5,00  – Biglietto d’ingresso al museo secondo
Ulteriori informazioni al link: http://www.museocarlobilotti.it/didattica/didattica_per_tutti

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by Vittoria Biasi
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