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NO ONE HAS INTENTION OF BUILDING A WALL – PHOTOGALLERTY – BERLIN

“No one has intention of building a wall.”

Testo di Vittoria Biasi – Art historian

Con queste parole, rimaste famose nella storia, Walter Ulbrict (Chairman of the State Council of the German Democratic Republic) conclude l’intervista dopo la conferenza stampa internazionale nella grande hall della casa del Ministro in East Berlin il 15 giugno 1961. Il muro è eretto 13 Agosto dl 1961.

Il concetto di barriera è il metalinguaggio della storia individuale, sociale! È l’elemento estremo razionalizzante la diversità, riunione forzata di insiemi coesi verso una destinazione. Il muro è il mito dell’eterno ritorno, il paradosso di ogni modernità, con cui il nostro tempo si confronta nella memoria recente di Berlino. Il muro è la definizione di un tempo ideologico, che sottrae alla storia il senso che l’uomo le attribuisce.

L’edificazione del muro si inserisce nel panorama post-bellico della Germania, degli abitanti di Berlino. Gli effetti umani, psicologici, economici sono ancora difficili da ricostruire.

Con l’apertura del muro di Berlino nel 1989 inizia la libera circolazione dei cittadini, da Berlino Est verso Berlino Ovest, e la riunificazione delle due Germanie nel 1990.

Dei chilometri di cemento è rimasto un tratto presso Postdamer Platz, una striscia di 1.350 metri vicino all’Oberbaumbrücke, chiamata East Side Gallery, ed una terza a nord in Bernauer Strasse.

La East Side Gallery è una galleria di opere pubbliche e documenta la partecipazione degli artisti, venuti da ogni parte del mondo, per la caduta del muro. I pensieri scritti in differenti lingue sono accanto ai graffiti, accanto una memoria coinvolgente. Su alcune opere è rimata traccia della firma degli artisti, per altre questa è conservata su siti e pubblicazioni che documentano la storia del muro che nessuno aveva intenzione di costruire!

Vittoria Biasi – Art historian

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The Author

Vittoria Biasi

Vittoria Biasi

Vittoria Biasi is a Contemporary Art Historian and an Art Critic. She is a
Contemporary Art History professor at Florence’s Academy of Fine Arts. After
her humanities graduation she concerned herself with the Theory of White
following Hubert Damish at Paris *Ecole des Haute Etude*. Close to artists who
interprets the monochromy of white she devoted herself to the theoretical criticism realizing
national and international shows and exhibitions with a particular attention to the Eastern culture.
She attends conferences as a lecturer about the white and its light. Among the others: Lumière(s)
En Usage, Pèrigueux 1998. From 1996 on to 2000 she realizes the events of Light of Art for
Art’s sake at Rome, Parma and Padoa. For Homo Sapiens (1) first she translated Henry
Meschonnic from French, publishing some excerpts from Modernité (2). Some other
publications: State of White (3); In Line with Light, Light for Light’s sake (4). She wrote for the
magazine Lighting. Through a text of her she is attending Fabrizio Crisafulli’s Theatre of Places.
The theatre as a place and the experience at Formia (1996-1998), **G.A.T.D*., Rome, 1998. She
looked after the exhibitions for the book of artist in Italy and abroad.

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