VISIONE CINESE IN VIVA ARTE VIVA
by Qinggang Xiang
VIVA ARTE VIVA, è questo il titolo della 57° Biennale di Venezia, condensa in modo icastico l’idea di vitalità dell’arte secondo la linea ispiratrice della sua curatrice Christine Macel. Gli artisti invitati vengono da ogni parte del mondo con la loro particolare visione e cultura per rispondere ad un titolo impegnativo e profondo. Nell’ambito di VIVA ARTE VIVA, tra i 120 artisti partecipanti, ci sono 6 artisti provenienti dall’entroterra cinese. Questi vivono, dunque, in un grande paese che ancora mantiene il “sistema socialista” che, con la sua rapita crescita economica e la super velocità dello sviluppo, riceve grande attenzione da tutto il mondo. Ma questo “sovraccarico di sviluppo” ha anche portato alla società cinese una serie di gravi problemi. Quindi il grande cambiamento prodotto dall’economia di mercato, ha influenzato tutti i campi. Il mercato d’arte si è sviluppato rapidamente, le richieste del mercato sono diventate la base della creazione artistica. L’idea della modernità secondo i canoni occidentali è entrata in tutti i campi artistici, ma ha anche mobilitato il ritorno a un linguaggio sostenuto dalla tradizione.
Se nell’arte possiamo trovare l’ombra della vita reale, allora nei lavori degli artisti cinesi possiamo intravedere il cambiamento della realtà quotidiana cinese. La curatrice ha selezionato artisti provenienti dai vari campi della ricerca artistica cinese. Quindi osserviamo brevemente la loro ricerca per scoprire quale linguaggio hanno utilizzato sul tema VIVA ARTE VIVA.
Artisti:
Geng Jianyi (nato nel 1962 in provincia Heinan, Cina), nel 1985 ha conseguito il diploma in pittura presso la Zhejiang Academy of Art (oggi China Academy of Art). Il suo lavoro The Second State del 1987 è un dei lavori più rappresentante del il Movimento artistico 85 New Wave (appunto a metà degli anni Ottanta). Geng Jianyi è uno dei membri del gruppo artistico Chi She, all’interno del Movimento artistico 85 New Wave. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1993 con il primo gruppo degli artisti cinesi contemporanei, con l’opera Eternal Rays of The Sun, una sorta di “Pop politico” che ha suscitato interesse nel pubblico. La sua ricerca spazia dalla pittura, dalla fotografia, al video d’arte, all’installazione.
Liu Jianhua (nato nel 1962 in provincia Jiangxi, Cina), nel 1989 ha conseguito il diploma in scultura presso l’Accademia della Ceramica di Jing Dezhen. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2003 nel primo padiglione cinese che per la SARS non è stato aperto a Venezia e si è inaugurato alla Galleria del Guang Zhou (in Cina). Il suo lavora è stretto contatto con la vita e con gli eventi sociali contemporanei; le sue opere sono realizzate in ceramica e con altri mezzi artistici. Cercando di utilizzare le proprietà della ceramica, dura e fragile, l’artista ci vuol far riflettere sulla crisi e sui rapporti dell’uomo con la società moderna.
Liu Ye (nato nel 1964 a Beijing), nel 1984 ha conseguito il diploma del Beijing Academy of Art & Design e nel 1986 si è iscritto al Fresco Painting Department dell’Accademia di belle arti centrale e nel 1994 si laurea presso Hochschule der Kunst Berlin. Le sue opere usano il linguaggio dei cartoon con significato critico. Liu Ye colloca i diversi eventi, persone e tempi in uno spazio, invitando a riflettere sulla realtà della crisi sociale.
Zhou Tao (nato nel 1976 in provincia Hunan, Cina) nel 2006 si è laureto dall’Accademia di belle arti di Guangzhou. Si esprime con la video arte e con l’installazione. Le sue opere affrontano il tema delle diversi attività della vita quotidiana. Il suo video fa riflettere sull’evoluzione umana, sulla moderna società industriale e sul suo consumismo.
Guan Xiao (nata nel 1983 a Chongqing, Cina), si è laureata all’Accademia d’arte della Communication University of China. Il suo lavoro coinvolge diversi linguaggi come scultura, installazione e video. Il suo linguaggio visivo fa interagire diversi materiali e costruisce i lavori sulla ricerca del multi-angolo visivo.
Hao Liang (nato nel 1983 a Chengdu, Cina), è laureato in pittura cinese tradizionale all’Accademia di belle arti di Sichuan nel 2006. Ha studiato la tecnica della pittura tradizionale cinese e la letteratura classica cinese come base per questo particolare settore d’arte. Hao Liang è interessato a costruire un nuovo dialogo tra la pitture tradizionale e la vita moderna.
Questi artisti si esprimono con vari media: pittura, installazioni, ceramica, pittura cinese contemporanea, video, ecc. I loro lavori daranno voce alla complessità dall’arte contemporanea cinese e partecipano alla Biennale di Venezia come individualità singole e le loro performance sono la risposta migliore al tema della rassegna. Il contrasto con il Padiglione della Cina si basa proprio sulla forma, in questo caso collettiva, della presentazione artistica.
Il curatore del Padiglione cinese di questa edizione, Qiu Zhijie, ha partecipato alla Biennale di Venezia 2015 in qualità di artista. Tema del padiglione della Cina di quest’anno, in risposta al tema generale VIVA ARTE VIVA è Continuum-Generation by Generation (不息).
Sono stati invitati quattro artisti (Tang Nannan, Wu Janan, Wang Tianwen e Yao Huifen): due artisti utilizzano il linguaggio dell’arte tradizionale cinese (il ricamo e il teatro-ombra), gli altri due il linguaggio dell’arte contemporanea; tutti insieme restituiscono la scena attuale dell’arte in Cina. Il Padiglione Nazionale cinese è sempre stato incentrato sulla cultura e l’arte tradizionale, le cui forme, però, si sono riorganizzate sotto la guida della coscienza contemporanea, in risposta agli effetti della cultura occidentale. La formazione di una nuova espressione della cultura orientale, anche in competizione con quella occidentale, rientra nel gioco di strategie che ciascun paese mette in atto nel campo dell’industria culturale.
Il Padiglione di Hong Kong ha invitato l’artista Samson Young (杨嘉辉), che utilizza una sorta di moderna musica multimediale integrata; il Padiglione di Taiwan, sul tema Doing time, ha invitato l’artista TehchingHsieh (谢德庆). Infine, altri artisti cinesi saranno presenti nei padiglioni di altri paesi. Nel campo dell’arte contemporanea, l’arte cinese non ha un volto sconosciuto: è diventata a pieno titolo parte della geografia del mondo dell’arte contemporanea.
Qinggang Xiang
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