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LA MERDA D’ARTISTA ARRIVA A TEATRO – TEATRO DI DOCUMENTI – ROMA

Piero Manzoni, morto nel 1963 all’età di 29 anni, nella sua breve vita ha dato ‘stato’ d’arte ad ogni elemento in cui sono racchiuse le contraddizioni antico/moderno, tecnologico/artigianale e da cui emerge la necessità di un ritorno al pensiero prelogico e alla differente percezione della materia. Come nel pensiero orientale o in quello eretico occidentale anche per Manzoni ogni cosa contiene la scintilla del grande spirito e quindi è portatore di energia e vita. La poetica dell’artista travalica il suo stesso “tempo anagrafico” per approdare nello spazio al di sopra di quella nuvoletta che secondo una cultura tradizionale divide l’umano dal divino, il mortale dall’eterno. Le opere estreme ‘Fiato d’artista’, ‘Merda d’artista’, e quelle che contengono sangue d’artista sono l’esperienza di un pensiero estetico profondo e unitario. 

La fondazione Piero Manzoni ricorda l’artista e la sua opera con un lavoro teatrale ambientato in un luogo romano culturalmente suggestivo secondo un’idea e un itinerario espresso nel comunicato.
Lunga vita al tuo pensiero Piero Manzoni!
 

Vittoria Biasi – Roma 23.01.2022


Comunicato stampa

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1963 moriva di infarto, a soli 29 anni, uno degli artisti più importanti del secolo scorso: Piero Manzoni.

Due anni prima, nel maggio 1961, aveva realizzato la sua opera più famosa e discussa: Merda d’artista. Novanta barattoli in latta – venduti al prezzo dell’oro – con un’etichetta che dichiara in quattro lingue il contenuto: 30 grammi di Merda d’artista, Künstlerscheisse, Merde d’artiste, Artist’s Shit.
Tra gli eventi dedicati al sessantesimo anniversario della scatoletta, la Fondazione Piero Manzoni ha commissionato e prodotto uno spettacolo teatrale dal titolo Dialoghi sulla Merda d’artista, scritto e diretto da Filippo Soldi e con la partecipazione straordinaria del critico d’arte Flaminio Gualdoni.
La prima serata, proprio sabato 5 febbraio, si terrà a Roma nella particolarissima e suggestiva cornice del Teatro di Documenti a Testaccio, progettato e costruito all’interno di grotte secentesche nel 1981 da Luciano Damiani che, formatosi con Giorgio Morandi, fu uno dei più importanti scenografi del Novecento. Indimenticabili, solo per citarne alcune, le sue scene per Vita di Galileo, Le baruffe chiozzotte, La tempesta, Macbeth diretti da Giorgio Strehler, oppure ancora per Utopia, Don Carlo e Macbeth con la regia di Luca Ronconi.
Dell’Associazione Teatro di Documenti, del resto, insieme a Damiani facevano parte lo stesso Luca Ronconi e Giuseppe Sinopoli. In questo spazio denso di storia e di significati, prima di accedere alla sala dove avrà luogo il programma della serata, il pubblico compirà il breve percorso che si snoda attraverso le diverse sale del teatro, dove, immerso in un ambiente sonoro composto per l’occasione da Giacomo Ancillotto, troverà immagini di opere e documenti di Piero Manzoni. Quindi, nel cuore della serata, si susseguiranno tre dialoghi immaginari che affronteranno temi e suggestioni legati alla Merda d’artista e a quanto la critica ha letto in questa opera.
I due attori – Pierluigi Cicchetti e Riccardo Livermore – saranno di volta in volta un parlamentare e il suo assistente nella Roma degli anni Settanta, San Francesco ed Elia da Cortona sulla Verna intorno al 1224, il rettore di un’università e il direttore di un suo dipartimento ai giorni nostri.
Tema dei tre dialoghi saranno sempre l’opera di Manzoni e le sue molteplici implicazioni. I dialoghi si alterneranno a interventi di Flaminio Gualdoni, che accennerà brevi spunti critici per conoscere e cogliere la poetica di Piero Manzoni.

Dialoghi sulla Merda d’artista di Filippo Soldi
Regia di Filippo Soldi
Con Pierluigi Cicchetti, Riccardo Livermore e la partecipazione straordinaria di Flaminio Gualdoni
Musica originale dal vivo: Giacomo Ancillotto
Scene e costumi: Carla Ceravolo
Luci: Paolo Orlandelli
Teatro di Documenti, via Nicola Zabaglia, 42, 00153 Roma
Sabato 5 febbraio ore 20.45
Domenica 6 febbraio ore 17.30
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria (tessera 3 €): Fondazione Piero Manzoni 02-49437786 (lun-ven 10-19), mail merdadartistaofficial@gmail.com
Ufficio stampa: Luisa Manzoni 
Cell: +39 339.7170206
Email: luisamanzoni.pressoffice@gmail.com
www.pieromanzoni.org
 www.merdadartista.org

Fondazione Piero Manzoni, Via A. Del Bon, 1 – 20158 MILANO – tel. +39-02-49437786 – email: fondazionepieromanzoni@gmail.com
FaceBook: profilo/profile Piero Manzoni / pagina/page Fondazione Piero Manzoni
Instagram: fondazionepieromanzoni
Elena e Giuseppe Manzoni di Chiosca, presidente e vicepresidente
Rosalia Pasqualino di Marineo, direttrice
Con la collaborazione di: Agnese Boschini/Daniela Migotto/Irene Stucchi
Orario: lun/Mon-ven/Fri 10.00-19.00 su appuntamento/by appointment
La Fondazione Manzoni è membro dell’IUMCM/The Manzoni Foundation is a member of IUMCM.

 

 

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The Author

Vittoria Biasi

Vittoria Biasi

Vittoria Biasi is a Contemporary Art Historian and an Art Critic. She is a
Contemporary Art History professor at Florence’s Academy of Fine Arts. After
her humanities graduation she concerned herself with the Theory of White
following Hubert Damish at Paris *Ecole des Haute Etude*. Close to artists who
interprets the monochromy of white she devoted herself to the theoretical criticism realizing
national and international shows and exhibitions with a particular attention to the Eastern culture.
She attends conferences as a lecturer about the white and its light. Among the others: Lumière(s)
En Usage, Pèrigueux 1998. From 1996 on to 2000 she realizes the events of Light of Art for
Art’s sake at Rome, Parma and Padoa. For Homo Sapiens (1) first she translated Henry
Meschonnic from French, publishing some excerpts from Modernité (2). Some other
publications: State of White (3); In Line with Light, Light for Light’s sake (4). She wrote for the
magazine Lighting. Through a text of her she is attending Fabrizio Crisafulli’s Theatre of Places.
The theatre as a place and the experience at Formia (1996-1998), **G.A.T.D*., Rome, 1998. She
looked after the exhibitions for the book of artist in Italy and abroad.

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