MIART 28ESIMA EDIZIONE, OLTRE I CONFINI TEMPORALI E SPAZIALI …
… no time no space, dall’omonima canzone di Franco Battiato dell’album Mondi Lontanissimi.
Il 12 aprile, proprio nel giorno dell’anniversario del primo volo nello spazio di Yuri Gagarin, riparte
miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, organizzata da Fiera Milano con la main partnership del Gruppo Intesa Sanpaolo e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi
Aumentano le gallerie partecipanti (178 da 28 paesi, a fronte delle 169 del 2023), inaugurano due nuove sezioni, raddoppiano i talks, e raggiungono la doppia cifra i premi, le committenze e le acquisizioni.
Nuove collaborazioni e inedite partecipazioni a numerosi progetti artistici diffusi in città contribuiscono a rendere ancore più estesi e permeabili i confini tematici, spaziali e temporali della fiera
12 – 14 aprile 2024
Preview 11 aprile 2024
Allianz MiCo – Milano
All’interno di Established, la sezione principale della fiera, in cui dialogano alcune delle più importanti realtà operanti a livello internazionale nei segmenti dell’arte moderna, contemporanea e del design, trova infatti spazio per la prima volta Portal, sezione curata quest’anno da Abaseh Mirvali che propone 8 piccole mostre: dai solo show pensati per rileggere sotto nuova luce i lavori di artisti italiani come Franco Mazzucchelli (ChertLüdde, Berlino) e Francesco Gennari (Ciaccia Levi, Parigi – Milano /ZERO…, Milano), ai progetti pensati per allargare gli orizzonti della fiera, come gli stand dedicati ad Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero, Torino), Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery, Harare – Victoria Falls).
E sempre all’interno di Established, trova spazio anche Timescape, progetto espositivo a cura della fiera stessa, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica di miart. Punto di partenza sarà il Primo Novecento, e le gallerie che vi partecipano presentano vere e proprie micro-esposizioni che arricchiscono la manifestazione con un approccio trans-storico e trasversale. Ne sono un esempio lo stand di Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) che racconta il ritratto nell’ambito della scultura, con opere, tra gli altri, di Medardo Rosso e Giacomo Manzù, o l’esposizione curata da Bottegantica (Milano) dedicata ad alcuni protagonisti del Novecento Italiano, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, con un focus su Futurismo e Aeropittura.
Fa poi il suo ritorno Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie specializzate nella promozione di generazioni più giovani di artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un interessante mix tra ritorni – Bel Ami (Los Angeles), Sébastien Bertrand (Ginevra), Sans titre (Parigi) – e new entries, come Arcadia Missa (Londra), ASHES/ASHES (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino).
All’interno delle diverse sezioni sono molte le opere di carattere museale da scoprire. Ne sono un esempio Caribbean Tea Time, uno spettacolare paravento del 1987 di David Hockney proposto da Galerie Lelong & Co. (Parigi – New York) le cui edizioni sono oggi nelle più prestigiose collezioni internazionali, dalla Tate Modern al Metropolitan Museum e le due opere di Alberto Burri esposte da Tornabuoni Arte (Firenze – Milano – Forte dei Marmi – Roma – Parigi – Crans Montana), Combustione B.A. (1960) e Combustione plastica (1957), che sono state rispettivamente protagoniste della mostra “Arte Povera” al Centre Pompidou di Parigi nel 2016 e della mostra itinerante “Alberto Burri e Lucio Fontana” che ha attraversato gli Stati Uniti tra il 1966 e il 1968. Ma anche l’installazione di Vivian Suter pensata per kaufmann repetto (Milano – New York), frutto della decennale ricerca dell’artista sulle vicissitudini della foresta pluviale del Guatemala e già al centro di due bellissime mostre presso Secession a Vienna e GAMeC a Bergamo.
Numerose anche le opere commissionate appositamente per la ventottesima edizione di miart, come la poetica e monumentale altalena pensata e realizzata da Francesco Arena per Galleria Raffaella Cortese (Milano) o come la performance Thyself Agency di Luca de Leva che trasformerà lo stand di Pinksummer (Genova) in “un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto”, proponendo metodi di ricerca personale volti a scardinare automatismi comportamentali.
Non mancano poi le mostre personali, come ad esempio i solo show dedicati alla ricerca pittorica di Tomasz Kowalski da Dawid Radziszewski (Varsavia) e di Lucy Stein da Galerie Gregor Staiger (Zurigo – Milano) oppure, sul fronte del moderno, il focus sulle sculture di Pietro Consagra proposto da Mucciaccia Gallery (Roma – Londra – Cortina d’Ampezzo – Singapore) o lo stand dedicato alle opere in ceramica di Giosetta Fioroni da Marcorossi artecontemporanea (Milano – Verona – Torino – Pietrasanta – Roma).
L’Arte Moderna, storica spina dorsale della fiera milanese, sarà ben rappresentata da esposizioni meticolosamente curate. Ne sono un esempio il progetto “Artisti italiani nella collezione Peggy Guggenheim” proposto da ML fine art (Milano) che vede la presenza di importanti opere di – tra gli altri – Giorgio de Chirico, Marina Apollonio, Piero Dorazio, oppure la selezione di protagonisti del dopoguerra – come Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Mario Schifano – proposta da Gió Marconi (Milano) e ispirata all’allestimento che Studio Marconi ripresentò a Eurodomus a Torino nel 1968.
Infine, la vicinanza all’inaugurazione della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia ha portato numerose gallerie a dare risalto in fiera agli artisti selezionati dal curatore Adriano Pedrosa. Ne sono un esempio lo stand monografico dedicato al giovane pittore Louis Fratino da parte di Galerie Neu (Berlino) o l’ambizioso progetto espositivo di Richard Saltoun Gallery (Londra – Roma) che porta in fiera tre artiste protagoniste della rassegna veneziana: Greta Schödl, Bertina Lopes e Xiyadie.
Rappresentano un omaggio alla Biennale anche la proposta di Galleria dello Scudo (Verona) che presenta un focus sullo Spazialismo veneziano con opere degli anni Cinquanta di artisti quali Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Renato Birolli ed Edmondo Bacci, così come il ricercato allestimento di ED Gallery (Piacenza) che presenta, oltre a dipinti e sculture, una selezione di opere che vennero realizzate dai maestri vetrai murantesi per la Biennale di Venezia del 1914.
Ad arricchire ulteriormente la fiera torna miartalks, il programma di incontri e conversazioni in fiera reso quest’anno possibile da un’inedita partnership con Starbucks Reserve™ Roastery Milano. Nei tre giorni di apertura al pubblico, all’interno della miartalks lounge rappresentanti di alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche (tra cui Stefanie Hessler, Lorenzo Giusti, Gioia Dal Molin) si alterneranno a protagonisti provenienti dal mondo della musica (Raphael Gualazzi, Giovanni Verrando, Nicola Sani, Lorenzo Senni) dell’architettura e del design (Maria Cristina Didero, Giovanna Silva, LEMONOT, solo per citarne alcuni). Impreziosiranno il palinsesto anche tre incontri che, negli stessi giorni, si terranno eccezionalmente presso la Starbucks Reserve™ Roastery di piazza Cordusio 3, dove a prendere parola saranno tre artisti d’eccezione: Francesco Arena, David Horvitz e MASBEDO, il duo artistico formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni.
Nel contesto della Milano Art Week, due altri luoghi non convenzionali saranno protagonisti di altrettante inedite collaborazioni: un cinema e un ufficio abbandonato.
Nel solco del tema scelto da miart per l’edizione 2024, Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media di Milano, organizzerà Comete. Avanguardie di un altro sistema solare, un programma di screening di opere filmiche d’artista. Il progetto, a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda e in collaborazione con il Comune di Milano, sarà presentato presso Anteo Palazzo del Cinema tutte le mattine da venerdì 12 a domenica 14 aprile.
Protagonisti di queste matinée cinematografiche saranno opere – provenienti dall’Archivio Video di Careof, da alcune delle gallerie partecipanti a miart, e dalle collezioni del Comune di Milano – di artisti quali Liliana Moro, Adrian Paci, Rä di Martino, Fatima Bianchi, Beatrice Marchi, e Ugo La Pietra, solo per citarne alcuni. Le proiezioni saranno affiancate da incontri con alcune artiste e artisti, per restituire, in una dimensione curata e puntuale, le opere video, dove il cinema diventa luogo privilegiato per una visione intima delle opere.
L’altro ideale portale aperto sulla città è rappresentato da Abbandonare il locale, prima mostra monografica in Italia dedicata a David Horvitz, a cura di Nicola Ricciardi in collaborazione con BiM – dove Bicocca incontra
Milano. Oltre 20 opere dell’artista americano, che ripercorrono quasi 20 anni di carriera, saranno allestite ed esposte all’interno di un ufficio in disuso all’interno degli spazi di BiM, ambizioso progetto di rigenerazione urbana nel quartiere
Bicocca che sta trasformando un iconico edificio progettato da Vittorio Gregotti in una work destination all’avanguardia. La mostra nasce dalla volontà di dare una forma tangibile all’espressione no time no space, alternando lavori storici con nuove produzioni e oggetti trovati che provano a complicare l’idea standardizzata di tempo e a sovvertire la logica dei confini a cui siamo abituati. Per rendere la mostra ancor più pertinente al luogo in cui prende forma,
SPECIFIC, laboratorio di produzione creativa multidisciplinare formato da Patrick Tuttofuoco, Nic Bello, Alessandra Pallotta, Andrea Sala e Stefano D’Amelio, ha inoltre realizzato un progetto di allestimento adattando elementi architettonici originali dell’ufficio.
Un ulteriore progetto artistico realizzato ad hoc per miart 2024 nasce dalla rinnovata partnership con il brand di moda MSGM, che torna a commissionare un’opera site specific per l’ingresso della fiera. Per questa edizione l’artista Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York) – rappresentata dalla galleria FELIX GAUDLITZ (Vienna) e vincitrice lo scorso anno della prima edizione del Premio Massimo Giorgetti – accoglierà i visitatori della fiera con una serie di schermi dove scorreranno le sue opere video: evocazioni di un passato recente ormai dimenticato, memorie personali e collettive, incontri e osservazioni della vita quotidiana e del legame con le convenzioni sociali e i contesti storici che mettono in discussione ipotesi comuni ed espandono narrazioni consolidate.
I numerosi “sconfinamenti” di questa edizione proseguono nel campo della musica, territorio già felicemente esplorato nelle ultime due edizioni di miart, grazie all’inedita collaborazione con SZ Sugar, casa editrice musicale dedicata alla musica colta contemporanea nata nel 1907 con il nome Edizioni Suvini Zerboni e parte del gruppo SugarMusic guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. La prima edizione della SZ Sugar miart commission, riconoscimento dal valore di 5.000 euro che si svilupperà ulteriormente nei prossimi 2 anni, ha dato la possibilità alle gallerie partecipanti alla fiera di far interpretare ai propri artisti la prima pagina dello spartito di Allez Hop, racconto mimico di Italo Calvino su musica di Luciano Berio. Tra le idee e le proposte ricevute e valutate da SZ Sugar con l’affiancamento di un team curatoriale, la proposta di David Lieske rappresentato da Corvi-Mora (Londra) è risultata essere la più meritevole: l’opera finale sarà presentata in fiera presso lo spazio dedicato alla casa editrice musicale.
Tra premi, acquisizioni e commissioni si conferma il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012. Con un valore di 100.000 euro, il Fondo è destinato a opere d’arte per la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata nella sua sede di Palazzina degli Orafi, e che attualmente si compone di oltre 110 opere. Tutta la collezione è visibile su www.fondazionefieramilano.it. Nella scelta delle acquisizioni Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, sarà affiancato da una giuria internazionale presieduta da Diana Bracco componente del Comitato Esecutivo di Fondazione, e composta da Simon Castets Direttore iniziative strategiche – LUMA, Arles, Nicolas Trembley Direttore, SYZ Collection – Ginevra e Moritz Wesseler Direttore Fridericianum – Kassel.
Sono confermati anche il Premio Herno, giunto alla nona edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un’opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group, unico riconoscimento esclusivamente dedicato alla fotografia che sceglie un artista dalle sezioni Established e Portal a cui commissionare la documentazione di un polo museale con un contributo di 10.000 euro e che, generando un ulteriore ponte tra la fiera e la città, quest’anno è realizzato in collaborazione con il Comune di Milano in occasione di Milano Art Week ed è dedicato al Castello Sforzesco; e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano.
Alla sua prima edizione il Premio Residenza 725, dal valore di 5.000 euro, che verrà assegnato alla migliore presentazione all’interno della sezione Portal mentre si confermano anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti – istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart e ora alla sua quattordicesima edizione – che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti alla sua seconda edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera, che assegna un premio del valore di 5.000 euro.
Anche per merito di questi riconoscimenti, che raggiungono la doppia cifra nel 2024, miart quest’anno potrà contare sulla presenza in fiera di direttori e curatori internazionali di primissimo piano come: Mohamed Almusibli, Direttore/Curatore, Kunsthalle Basel, Basilea; Simon Castets, Direttore, iniziative strategiche, LUMA, Arles; Tom Eccles, Direttore Esevutivo, CCS Bard & Hessel Museum of Art, New York; Tom Engels, Direttore Artistico, Grazer Kunstverein, Graz and Curator, 15th Baltic Triennial, Vilnius; Amy Jones, Curatrice, Wysing Arts Centre, Cambridge; Rebecca Lamarche Vadel, Direttrice, Lafayette Anticipations, Fondation des Galeries Lafayette, Parigi; Letizia Ragaglia, Direttrice, Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz; Fabian Schöneich, Fondatore e Direttore, CCA Berlin – Center for Contemporary Arts, Berlino; Nicolas Trembley, Direttore, SYZ Collection, Ginevra; e Moritz Wesseler, Direttore, Fridericianum, Kassel, solo per citarne alcuni. Intesa Sanpaolo, main partner di miart, presenterà nella propria area lounge la mostra “Io sono una forza del passato”, a cura di Luca Beatrice, per una riflessione sulla pittura contemporanea come dialogo tra nuovi orientamenti – che vedono sempre più l’adozione dell’artificiale e del digitale e la rinuncia del ‘fatto a mano’ – e il recupero delle forme classiche del passato. Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà le proprie soluzioni innovative e complete di wealth management con particolare focalizzazione sul servizio di art advisory, dedicato a chi considera l’Arte un’opportunità di crescita diversificata del proprio patrimonio. Il pluriennale legame con miart testimonia il costante supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo allo sviluppo culturale del territorio, con l’obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale dell’arte moderna e contemporanea e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita economica, culturale e civile.
Importanti i rinnovi delle partnership con Maison Ruinart, che conferma il suo impegno nel mondo dell’arte e della sostenibilità presentando il programma Carte Blanche 2024 intitolato Conversations with Nature, un inedito progetto artistico all’interno della VIP Lounge Ruinart che propone una visione e una prospettiva unica di dialogo significativo con la natura e tutti gli esseri viventi e con Elle Decor Italia che valorizzerà la VIP Lounge di miart con gli arredi di Kartell e Saba.
Inedita invece la collaborazione con Lotus che a miart presenta in anteprima nazionale Emeya, il primo Hyper-GT 100% elettrico, mentre prosegue quella con l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto che rafforzerà il binomio arte e food che aveva già caratterizzato la precedente edizione.
Cresce significativamente attorno a miart 2024 il collezionismo nazionale e in particolare internazionale, grazie a ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che supporta la manifestazione nell’incoming di collezionisti e giornalisti internazionali.
Come ogni anno il legame con la città è poi rafforzato dalla nuova edizione della Milano Art Week (8-14 aprile), manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività.
Protagonisti della Milano Art Week 2024 saranno, tra i moltissimi altri: le mostre personali di Pino Pascali da Fondazione Prada, di Alessandro Mendini da Triennale Milano e quelle di Nari Ward e Chiara Camoni da Pirelli Hangar Bicocca; ITALIA 70 il progetto a cura di Massimiliano Gioni con cui la Fondazione Nicola Trussardi torna a invadere Milano con un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti; i tre progetti espositivi al Museo del Novecento: Magali Reus. Off Script, mostra della vincitrice del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura | VII edizione a cura di Federico Giani, Masbedo – Ritratto di Città a cura di Cloe Piccoli e ancora Haris Epaminonda. VOL. XXXI: Futurism Drama a cura di Edoardo Bonaspetti. Al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Adrian Piper con Race traitor a cura di Diego Sileo mentre alla Fondazione ICA Milano Notizia di Erika Verzutti e La casa dentro dei Formafantasma. Non mancheranno le visite guidate, i progetti speciali, le aperture straordinarie.
Da sottolineare infine come molti contenuti originali siano stati pensati come un ponte tra la settimana di miart e la successiva Milano Design Week (15-21 aprile), creando nuove sinergie in cui arte e design si contaminano e si intrecciano a vicenda. Ne sono un esempio l’inedita collaborazione con Fuorisalone.it, che si traduce, oltre che in una serie di guide e percorsi tematici fruibili online, in un’installazione immersiva in piazza Gae Aulenti dove sarà possibile assistere alla proiezione di POV, l’opera audiovisiva realizzata da EX. (Andrea Cassi e Michele Versaci) con Giorgio Ferrero (MYBOSSWAS) per interpretare e raccontare Materia Natura, il tema di Fuorisalone 2024. Altro ideale punto di contatto tra arte, architettura e design è rappresentato da TALAMO, la “scultura performativa” realizzata Lemonot, piattaforma per l’architettura e le arti performative fondata da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, che stimolerà nuove forme di confronto collettivo all’interno di BASE Milano.
Con l’edizione 2024, miart conferma il suo ruolo centrale tra gli appuntamenti del mercato dell’arte rendendo ancora più estesi e permeabili i propri confini tematici, spaziali e temporali e ponendosi come piattaforma di osservazione della società e dei suoi cambiamenti.
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